
L’ansia è un’emozione che tutti proviamo quando siamo posti dinanzi a una minaccia che si presenta reale oppure figurata.
Una minaccia reale è una sensazione che ci porta a spaventarci quando ad esempio veniamo attaccati verbalmente o fisicamente da una persona o siamo in una situazione di pericolo.
Una minaccia figurata non ci fa male fisicamente, ma è più che altro una sensazione come di minaccia alla propria autostima.
Dunque, l’ansia è una risposta d’attivazione innata e caratterizzata da un aumento dell’attenzione e vigilanza e ha come obiettivo quello di prepararci ad affrontare un imminente pericolo. L’ansia però può non essere solo fisiologica, quindi normale, ma può diventare patologica.
Quando l’ansia diventa patologica inizia ad essere disfunzionale in quanto si presenta intensa, persistente e interferisce con il nostro stato di benessere. Inoltre, quando si innesca un disturbo d’ansia è possibile che si reagisca ansiosamente anche ad eventi che non sono pericolosi.
Quali sono i principali disturbi d’ansia
Ci sono diversi disturbi di ansia che sono stati classificati anche dall’American Psychiatric Association. Tra i principali disturbi per l’ansia ci sono:
- Disturbo da separazione
- Fobie specifiche
- Mutismo selettivo
- Attacchi di panico ricorrente
- Disturbo di ansia sociale
- Disturbo di ansia di tipo generalizzato
- Disturbo di agorafobia
- Altro disturbo d’ansia specifico
- Disturbo d’ansia da condizione medica
La diagnosi di un disturbo caratterizzato dall’ansia può essere accertato solo da un professionista come uno psicologo online, in grado di fare una corretta analisi del benessere psicologico della persona e della sua eventuale condizione medica a livello mentale.
Disturbi di ansia: chi colpiscono maggiormente?
I disturbi d’ansia per lo più si sviluppano durante il periodo infantile e possono persistere nel corso del tempo quando non sono curati. La maggior parte dei disturbi legati all’ansia patologica sono presenti all’interno della popolazione femminile. Il rapporto tra malattie dovute all’ansia tra donne e uomini è di 2 a 1.
Tra i principali disturbi di ansia ci sono:
- Disturbo di ansia da separazione che colpisce per lo più i bambini e gli adolescenti
- Fobia sociale che insorge maggiormente negli Stati Uniti, con una minor percentuale in Europa
- Disturbi di Panico
- Disturbo di ansia generalizzata
- Mutismo selettivo
Come si combatte l’ansia?
Come combattere l’ansia in modo ottimale? Il trattamento per la cura di un disturbo di ansia è la psicoterapia di tipo cognitiva comportamentale che in alcuni casi può o deve essere associata anche a un trattamento con farmaci quali ansiolitici e antidepressivi SSRI.
La terapia cognitivo comportamentale è tra le più consigliate in quanto permette di ridurre o eliminare i sintomi dell’ansia e offre la possibilità di raggiungere un adattamento adeguato dell’individuo all’ambiente usando delle tecniche che permettono di ristrutturare la parte cognitiva del paziente.
In particolar modo, nel panorama delle varie terapie psicologiche comportamentali per trattare l’ansia ci sono: la terapia cognitiva standard e metacognitiva.
La terapia metacognitiva si focalizza su fattori che sono in grado di contribuire allo sviluppo di un disturbo di ansia come quelli negativi e positivi cercando di seguire un percorso che porti a eliminare l’ansia patologica in modo razionale.
La terapia cognitiva standard si concentra principalmente sull’intolleranza del vivere nell’incertezza e punta a ridurre l’ansia e rimuginio migliorando le proprie capacità di accettare, tollerare e affrontare l’incertezza della quotidianità.
Le tecniche e le strategie usate includono diversi strumenti quali: ristrutturazioni cognitive delle credenze di tipo irrazionale (pensiero catastrofico, bisogno di controllo, intolleranza del vivere nell’incertezza, perfezionismo, autovalutazione negativa, eccessivo senso di responsabilità).
Inoltre, si svolgono anche esercizi di problem solving, per riuscire ad affrontare nel migliore dei modi tutte quelle situazioni che chi soffre di un disturbo d’ansia tende a non riuscire a superare in modo ottimale.