
Dici Miano e pensi, inevitabilmente, al business, al motore economico pulsante della nostra nazione, crocevia, non di rado, delle più importanti decisioni in ambito nazionale dal punto di vista finanziario e industriale. Nel capoluogo lombardo, d’altro canto, ha sede la “Borsa Valori” nazionale, croce e delizia dei risparmiatori italiani, spesso col fiato sospeso per l’andamento dei titoli acquistati a Piazza Affari.
Milano, però, nel corso del tempo è diventata molto più di una città a forte vocazione finanziaria, diventando un luogo estremamente attraente anche dal punto di vista turistico. Non stupisce, quindi, che – percentualmente parlando – sia la città d’arte che ha fatto registrare l’incremento maggiore nel corso degli ultimi quindici anni, grazie anche all’organizzazione dell’Expo 2015, che ha reso Milano una città mitteleuropea di primissimo livello.
Il Duomo di Milano, il simbolo della città meneghina
Moderna, efficiente, funzionale per chi vi abita, grazie ad una rete di trasporti eccellente che consente, a qualsiasi cittadino, di potersi muovere all’interno della città senza dover ricorrere all’utilizzo dell’automobile, elemento che sta favorendo una diminuzione dell’inquinamento, fattore col quale Milano, in passato, ha dovuto convivere pesantemente.
I luoghi da visitare durante una vacanza lampo di tre giorni sono innumerevoli, in grado di soddisfare le esigenze più disparate di ogni singolo soggetto. Il fiore all’occhiello delle città meneghina resta, senza alcun dubbio, il Duomo di Milano, che resta tutt’oggi, grazie anche a sapienti opere manutentive e restaurative, di enorme fascino e bellezza, oltre che di grande impatto visivo: chiunque resta a bocca aperta non appena se lo difronte dinanzi al proprio volto.
Il Duomo di Milano è il quarto luogo di culto più grande al mondo, con una capacità ricettiva durante lo svolgimento delle funzioni con pochi eguali: oltre 4000 fedeli, infatti, possono assistere alle messe celebrate in quello che, non casualmente, viene definito il più importante luogo di culto nazionale, considerato che il Vaticano, come tutti ben sappiamo, è uno stato a sé stante. Un altro numero sensazionale riguarda anche i visitatori annuali del Duomo, che si stimano, in difetto, siano oltre 4 milioni.
Un altro luogo famoso in tutto il mondo è il “Teatro della Scala”, il simbolo universale, per antonomasia, della musica lirica. Una sorta di “Cattedrale Lirica” posta a pochi chilometri di distanza dal Duomo di Milano, che oltre ad essere visitata da centinaia di turisti rappresenta uno snodo cruciale per la vita professionale di alcuni artisti lirici: i fischi alla “Prima della Scala”, che si svolge il 7 dicembre quando viene celebrato Sant’Ambrogio, patrono cittadino, rischiano di stroncare carriere anche di maestri o cantanti lirici di rinomata fama internazionale.
Cultura e divertimento: Milano è unica nel suo genere
Negli ultimi vent’anni, Milano è diventata una meta particolarmente ambita anche dagli amanti dell’arte, grazie alla presenza di numerose mostre artistiche, che variano con periodicità bi/trimestrale e consentono agli appassionati, provenienti in molti casi anche da località al di là dei confini nazionali, di poter gustare opere sempre diverse ed ampliare significativamente il loro bagaglio culturale.
All’ombra della Madunina, però, ci si può concedere una vacanza che unisca l’accrescimento culturale al divertimento. D’altro canto, la movida milanese è famosa in tutta Europa ed accoglie persone provenienti da ogni angolo del Nord Italia, rappresentando anche una sorta di “polo attrattivo” notturno, con infinite possibilità di poter trascorrere una serata piacevole al fianco di affascinanti escort milano o persone conosciute in loco mentre si degustano le squisite prelibatezze di ampio respiro internazionale.
La zona prediletta per vivere la “Milano by night” è, senza alcun dubbio, quella dei Navigli, dove si trovano un numero elevatissimo di locali adatti a qualsiasi gusto, oltre alla possibilità di effettuare nuove conoscenze e trascorrere delle serate davvero indimenticabili, rivivendo i fasti, mai del tutto sopiti, della “Milano da bere” dei fantastici anni ‘80.